Regia, testi, voce, performer: Paola Tinchitella
Riprese, Montaggio, Effetti Speciali: Carlo Sciotti
Musica, PerformerAlex Murgia
Riprese, Montaggio, Effetti Speciali: Carlo Sciotti
Musica, PerformerAlex Murgia
"Intermezzo Criptato è un ‘opera che compie un superamento del mezzo
espressivo della videopoesia. Il testo poetico, le scene, la musica
imperversano rivendicando una liberazione, dei moti dell’animo. La voce
narrante dondola tra perfezione estetica, impeto e trasgressione, nella
composizione di tutte le espressioni artistiche che si intrecciano
all’interno dell’opera con lo sguardo di chi ha percepito, osservato e
scavato dentro un trittico consolidato, attori principali dell’astratto
sentire : cuore, testa e pancia. I due soggetti principali, una donna e
un uomo, non vengono introdotti sulla scena per diventare protagonisti
di una storia, bensì per sottolineare il gioco degli opposti e il
sospeso che caratterizza il percorso esistenziale, tema principale di
tutta l’opera . L’autore attraverso la ricerca di “quel punto remoto”
entra nell’immaginario luminoso di un tunnel al di fuori del tempo e
dello spazio, un rifugio in cui scoprire che l’esistenza è condivisione
di situazioni “Intermezzo”, un microcosmo alternativo per mezzo del
quale possiamo ridipingere la realtà di colori nuovi: ”I colori
dell’anima”. Questa necessità di viaggiare a ritroso, in particolare, si
mostra evidente sul punto in cui la voce narrante recita “arcana carta
da girare mistero intimo criptato ancora tutto da decifrare”
riavvolgendo delle immagini che rappresentano l’attimo della memoria
“storica” in sequenza di sintetiche scene video l’una subordinata
all’altra in maniera retroattiva per dare la sensazione di scendere ad
indagare verso epoche già vissute, si analizzano le ragioni per cui la
libertà, la semplicità nell’essere, la vocazione si oppongono al caos
dei pensieri diventati schiavi della monotonia delle abitudini e dei
costrutti sociali : l’“arcana carta da girare”, infatti,rappresenta
l’attesa di ciò che sarà che dipende da ciò che è stato, ovvero
l’invisibile simbolico narrante della carta da girare, mentre “mistero
intimo criptato ancora tutto da decifrare” è subordinato da un codice
segreto, il mistero che viaggia nel disordini dell’inconscio, la causa
delle lotte intestine. Lo scontro tra tecnica e creatività è volutamente
pensato dal progetto artistico per creare una sorta di esplosione sulla
libertà di espressione artistica che si allontana da regole utilizzando
la spontaneità, in altri termini, così come le parole si svincolano dal
loro significato originario, per fare spazio all’intelligenza emotiva,
le immagine scivolano da regole tecniche per incidere più vita al
movimento, l’effetto soft, infatti, procurato da un sapiente gioco di
luce, diaframma e tempi di esposizione, conferisce ad alcune scene una
tridimensionalità evanescente sfumata, osiamo dire una bellezza
patinata, concentrando l’attenzione dell’osservatore, del fruitore, che
si sente invitato a condividere lo spettacolo creativo all’interno della
scena. Tutta l’opera scorre con armonia ed equilibrio, ma doveroso
soffermare l’attenzione sullo studio dell’inquadratura semplificata
dentro le sequenze delle immagini riprese all’inizio e alla fine della
scena, consentendo alla voce narrante e alla musica in entrata e in
chiusura un perfezionismo sincronico notevole. Un elaborato artistico in
cui emergono capacità geniale e intelligenza emotiva, ma anche
l’esperienza di un notevole vissuto artistico sulle onde delle emozioni
in complicità con una non indifferente carriera professionale"
Liliana Russo
Liliana Russo
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